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RIAPRIRE PER RICOMINCIARE A VIVERE?

De Palma della Fiom-Cigil risponde a Renzi: “…Riaprire tutto è da irresponsabili…”. Il leader di Italia Viva aveva proposto la graduale riapertura delle attività produttive e studi professionali.

“…Convertire la produzione delle industrie in prodotti maggiormente utili alla comunità…”. Questo l’appello lanciato dal rappresentante della Fiom-Cgil Michele De Palma durante la trasmissione Omnibus andata in onda questa mattina su La7. Il membro della segreteria nazionale non ha dubbi: la straordinaria crisi prodotta dal Covid-19 muterà radicalmente la concezione della produzione industriale nel Bel Paese:

“…Chi pensa che si possa tornare al passato – ha dichiarato De Palma – commette un errore. L’industria che c’era non sarà quella che avremo nel futuro. Dovremmo iniziare a riflettere già da ora sul fatto che ogni passo che compiamo influenzerà il nostro avvenire. Penso che la scelta fatta da FCA di convertire una parte dei propri stabilimenti per contribuire a produrre parti dei ventilatori sanitari, sia una scelta strategica, che il sistema industriale del nostro Paese dovrebbe assecondare. Bisognerebbe partire dalle aziende che hanno una quota statale. Ad esempio, dalla Leonardo S. p. A. che in questi anni ha prediletto la produzione militare a quella civile, alienando gran parte della seconda alla prima. Noi abbiamo la necessità di pensare già a quale industria serve per il prossimo futuro. Questo, anche per salvaguardare i posti di lavoro. Servirebbe investire per la produzione di mascherine, di ventilatori e di altri macchinari sanitari…”

In queste settimane grande risonanza è stata data alla tenacia e alla competenza del nostro personale sanitario ma un plauso, altrettanto da eroi di ogni giorno, va sicuramente concesso anche agli operai che hanno lavorato affinché gli ospedali italiani potessero utilizzare nuovi macchinari, materiali di consumo, utensili e suppellettili in tempi da record. “…In queste settimane – continua il sindacalista – i metalmeccanici hanno continuato a lavorare in tutte le aziende a ritmo serrato laddove era necessario portare avanti la produzione per supportare le attività di medici e infermieri…”.

De Palma, in ultimo, classifica apertamente “irresponsabile” il fronte renziano che si batte per una progressiva apertura di tutte le attività commerciali e industriali del Paese.

“…I metalmeccanici non si sono mai tirati indietro rispetto alle proprie responsabilità – conclude De Palma -. Non abbiamo protestato senza una solida ragione. Noi vogliamo lavorare, ma vogliamo le garanzie necessarie per poterlo fare in massima sicurezza. Senza mascherine per i lavoratori, ad esempio, è impensabile poterlo fare. In questo momento, nelle prefetture d’Italia sono arrivate centinaia di richieste per riaprire gli stabilimenti. Bisogna scegliere: o ascoltare la comunità scientifica, che preme per la ferrea contenzione per ridurre gli elementi di contagio, o il fronte della riapertura. I metalmeccanici in questi giorni hanno continuato a lavorare anche per permettere il corretto funzionamento delle strutture sanitarie e l’hanno fatto, in molti casi, senza i minimi elementi di protezione individuale…”.

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