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LA LEGA NON SI LEGA

Tutto e il contrario di tutto. Borghi parla di nazionalizzazioni: è il tentativo di far coesistere destra e sinistra in un partito solo

Intervistato a margine dell’assemblea dell’Associazione Bancaria Italiana, Claudio Borghi, luogotenente del salvinismo, ha dichiarato: “Fosse per me, io nazionalizzerei tutto, le privatizzazioni non hanno dato grandi risultati né profitti”.

C’è un esito perverso, scaturito dall’affermazione della dommatica populista, della necessità di un superamento dei confini classici di destra e sinistra. Si tengono insieme ingredienti apparentemente inconciliabili. Tutto e il contrario di tutto, senza più una logica coerente, dal momento che sono venuti meno i grandi contenitori ideologici di una “destra” e di una “sinistra”, appunto.

La Lega Nord nasce sulle proposte di Miglio e di Pagliarini, di stampo smaccatamente liberale e antistatalista: meno tasse, meno vincoli, meno burocrazia, meno Stato. Più libertà alle periferie, alle realtà locali, all’individuo. Lo zoccolo duro dell’elettorato della Lega (non più “Nord”) è peraltro ancora quello delle origini: piccoli imprenditori, artigiani, professionisti, partite IVA. Di certo portatori di istanze anticentralistiche.

Eppure, con la gestione Salvini, il partito si è radicalizzato su direttive apparentemente contrastanti. Una vigorosa svolta a destra sui diritti e sulle tematiche securitarie (da cui la vulgata del pericolo neofascista) e, insieme, una decisa apertura alle impostazioni socialiste, tipiche della sinistra classica, in campo economico, per lo meno in alcuni specifici campi (vedi le nazionalizzazioni di Borghi).

Vero è che Matteo Salvini ha rappresentato, fin dalle origini, la parte sinistra dell’impalcatura leghista, ma la sensazione è che si voglia oggi cercare di coprire tutto lo spettro dei colori: gli elettori delle origini e i potenziali elettori opposti. Che è un po’ come preparare una pizza al pomodoro e cioccolato: i fan del pomodoro saranno contenti e, allo stesso modo, i fan del cioccolato.

Poco importa, poi, che una pizza così sia indigesta per tutti.

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